venerdì 26 agosto 2011

Accoglienza italiana: segnalazioni agosto 2011

LOCALITA'
STRUTTURA
INFORMAZIONI
Torino
Struttura
N° ospiti : 200 persone circa, richiedenti asilo, provenienti dal Niger, dal Mali, dalla Nigeria e da altri paesi. Vivono lì dall'8 agosto.
Sezze Romano (Latina)
App.to
N° ospiti : 14 persone, richiedenti asilo, traferiti da Lampedusa e Manduria, provenienti dalla Guinea, dal Ghana e dal Gambia. Vivono lì da 3 mesi.
Criticità:  mancanza di assistenza legale e medica. Mancanza di vestiti.

giovedì 25 agosto 2011

Accoglienza italiana: segnalazioni agosto 2011

LOCALITA'
STRUTTURA
INFORMAZIONI
Favara (Agrigento)
App.to
N° ospiti : 20 persone, richiedenti asilo trasferiti da Lampedusa, provenienti dalla Nigeria, dalla Costa d'Avorio e dalla Guinea. Vivono lì dal 22 giugno.
Criticità: sovraffollamento. Scarsa chiarezza delle informazioni sulla procedura legale ricevute. Mancanza di assistenza legale. Mancanza di acqua, scarsità di cibo. Assenza di assistenza medica. 

Rovereto
Struttura
N° ospiti : 15 persone, richiedenti asilo.
Fondi
App.to
N° ospiti :  42 persone, richiedenti asilo, provenienti dalla Nigeria e dal Niger. Vivono lì dal 26 giugno.
Criticità:  sovraffollamento. Scarsità di cibo. Mancanza di pocket money. 
Varese
Struttura
N° ospiti :  32 persone, richiedenti asilo, trasferiti dal centro di Manduria, provenienti dalla Nigeria e dal Ghana. Vivono lì dal 18 luglio.
Milazzo (Messina)
Struttura  di proprietà comunale
N° ospiti : 20 persone, minori non accompagnati, trasferiti da Lampedusa, provenienti dal Chad, dal Burkina Faso, dal Benin, dal Senegal e dalla Costa d'Avorio.
Criticità:  i  minori sono stati “utilizzati” per  lavori di bonifica del cimitero, pulizia di aiuole e scalinate della città di Milazzo.   
Piangipane (Ravenna)
App.ti
N° ospiti : 60 persone, richiedenti asilo, trasferiti da Lampedusa (sbarco a Lampedusa il 30 giugno) provenienti dalla Costa d’Avorio, dalla Nigeria, dal Ghana e dal Sudan.
Criticità:  assenza di assistenza medica (fatta eccezione per 2 persone visitate perché gravemente ammalate). Mancanza di informazioni sulle procedure legali. Mancanza di documenti. Insufficienza delle possibilità di comunicazione con l'esterno (ogni mese hanno diritto a 3 minuti di conversazione telefonica con parenti).
Brescia 
Hotel  Jolly- viale Stazione 15
N° ospiti : 19 persone, richiedenti asilo, trasferiti da Lampedusa a Torino ed infine Brescia dove vivono dal 1° luglio, provenienti dal Chad, dal Burkina Faso e dal Marocco.
Criticità:  mancanza di acqua, cibo, vestiti. Mancanza di informazioni sulle procedure legali e assistenza legale e medica. Presenza di ammalati.

Accoglienza italiana: segnalazioni agosto 2011


LOCALITA'
STRUTTURA
INFORMAZIONI
Roccagorga (Latina)
App.ti
N° ospiti:  13 persone, provenienti dal Ghana, dalla Nigeria e dal Burkina Faso.
Criticità: sovraffollamento (8 ospiti in una stanza). Non hanno pocket-money. Mancanza di informazioni sulla procedura legale.
Caggiano (Salerno)
App.ti
N° ospiti: 21 persone, richiedenti asilo, in prevalenza provenienti dalla Nigeria. Vivono lì da 3 mesi hanno tutti un permesso di soggiorno per richiesta d'asilo. 
Criticità:  scarsa chiarezza delle informazioni sulla procedura legale ricevute.


Mansano (Ancona )
App.to
N° ospiti:  6 persone, provenienti dal Darfur, dalla Libia e dal Chad. Vivono lì da 2 mesi. Hanno tutti presentato richiesta asilo.
Criticità:  scarsa chiarezza delle informazioni sulla procedura legale ricevute. Mancanza di assistenza legale. 
Note: ricevono 46 euro al mese come pocket money.
Dolo (Ve) 
Hotel Riviera
N° ospiti:  21 persone, richiedenti asilo. provenienti dalla Nigeria, dal Ghana, dal Chad e dal Niger. Vivono lì da 10gg sono stati trasferiti da Manduria.
Criticità: scarsa chiarezza delle informazioni sulla procedura legale ricevute. Mancanza di assistenza legale.  Mancanza di vestiti e scarpe.


Accoglienza italiana: segnalazioni luglio 2011- p. 1

LOCALITA'            
STRUTTURA
INFORMAZIONI
Latina
Hotel Casale - via Appia km 62,400
N° ospiti: 25 persone.
Criticità: scarsità di cibo, acqua e vestiti. Assenza di assistenza medica.
Fraz. Echevennoz (Etroubles, Valle d'Aosta)
Hotel Abri - via san Bernardo 23
Informazioni non disponibili.
Mantova
Hotel ABC - piazza Don Leoni 25/27
Criticità: mancanza di informazioni sulla procedura legale.
Como
Mini Hotel Baradello - piazza Camerlata 9A
Informazioni non disponibili
Arcevia (Ancona)
Hotel Le Terrazze - via Rocchi 24
Struttura attivata nel 2008 dal sistema prefetture e mai chiuso. 

Criticità: assenza di servizi.
Sicignano (Salerno)
1 Tenda
Trasferiti lì da un Hotel il 1 luglio. Sono 27 persone, tutti uomini, nessun minore.Criticità: mancanza di informazioni sulla procedura legale e distanza dal centro abitato. Non c'è nessuno che parli la lingua araba.
Campagna (Salerno)
Hotel
Criticità: mancanza di informazioni sulla procedura legale e distanza dal centro abitato.
Trieste
Hotel
Informazioni non disponibili.
Milano
Hotel Due Pini
Criticità: mancanza di informazioni sulla procedura legale.
Proto Viro (Rovigo)
App.ti dell’ass. “Polesani nel mondo”
N° ospiti: 15 persone arrivate agli inizi di agosto.
Criticità: mancanza di informazioni sulla procedura legale e di assistenza legale.

Accoglienza italiana: segnalazioni luglio 2011 - p. 2

LOCALITA'
STRUTTURA
INFORMAZIONI
Latronico (Potenza)
Hotel Sinni - Contrada Calda Basilicata
N° ospiti:  113 persone tra cui 20 ammalati
Criticità: assenza di assistenza medica.
Cetraro Marino (Cosenza)
Hotel pensione
N° ospiti: 70 persone
Massa Carrara
Hotel Caracol – Hotel Zeno
Criticità: mancanza di informazioni sulla procedura legale.
Reggio Calabria
Appartamento
N° ospiti. 9 persone, provenienti dalla Tunisia e dal Bangladesh
Criticità: assenza di assistenza medica. Presenza di un uomo con una ferita da arma da fuoco.
Amantea (Cosenza)
Hotel Ninfa Marina - via Cosenza 7
N° ospiti: 162 persone
Criticità:  mancanza di cibo e vestiti. 20 persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria.
Falerna Marina (Cosenza)
Hotel
Informazioni non disponibili.
Marzio (Varese)
Hotel Monte Marzio - via Madonna degli Alpini 4
N° ospiti: 7 persone, provenienti dall'Iran e dall'Afghanistan
Criticità: mancanza di informazioni sulla procedura legale.

martedì 23 agosto 2011

REPORT 21 AGOSTO: CRONACA DI UN RESPINGIMENTO COLLETTIVO DEI TUNISINI


Arrivo GdF


Verso le 14:00 è arrivata la notizia che una barca con 115 cittadini migranti tunisini era stata avvistata e sarebbe arrivata nell’arco di un’ora a Lampedusa. Alle 15:30 circa notiamo dal punto di osservazione del molo blindato, utilizzato per gli sbarchi, che mancavano sia una delle tre navi della Guardia di Finanza, sia una della Guardia Costiera; si trovavano già sul molo tre camionette della Polizia di Stato, il pullman della Lampedusa Accoglienza, l’INMP, un’autoambulanza della ASP, la CRI, i Cavalieri di Malta ed MSF.   
Per due ore rimaniamo sotto un solo cocente aspettando che succedesse qualcosa.
Alle 17:15 arrivano altre due autoambulanze e sotto la tenda sulla banchina si preparano il personale medico, la Lampedusa Accoglienza e le forze dell’ordine. Una motovedetta della Guardia Costiera esce dal molo e si ferma al largo rimanendo visibile.

Alle 18:00 circa arriva la barca della Guardia di Finanza con a bordo visibili una trentina di persone presumibilmente nordafricane. Entrano nel porto, iniziano delle operazioni di manovra, si avvicinano nello spazio tra le altre due motovedette della GdF, non compiono tutta la manovra, si girano nuovamente puntando la prua verso l’uscita del porto e si allontanano accostandosi alla barca della Guardia Costiera che era rimasta al largo.

venerdì 19 agosto 2011

Report Lampedusa 13 agosto

Da dopo gli arrivi del 13/08  il centro di contrada Imbriacola è stracolmo di persone, ben oltre la sua capienza. In un contesto del genere può accadere di tutto. Oggi è successo che un bambino tunisino che sembra non avere più di 12 anni ha litigato con un minore Gambiano di circa 17 anni. L’origine del contendere è incerto: un furto da parte del bambino, secondo il gambiano, un’aggressione immotivata secondo il piccolo tunisino. I due sono vicini di materasso. Abbiamo diviso i ragazzi. Il bambino impaurito, piangeva e lamentava di sentire dolore a un piede scalzo, come lo sono i piedi di molte altre persone. Per fortuna una donna tunisina porta con se il bambino a lavarsi la faccia e a calmarsi.
Storia di ordinaria “follia”, cartina di tornasole di un mondo “altro “.
Nella palazzina riservata ai minorenni ci sono anche maggiorenni, molti sono costretti a dormire fuori dalle strutture.

venerdì 12 agosto 2011

COMUNICATO STAMPA dell'ARCI

Lampedusa: migranti trattenuti in violazione dei diritti e nel degrado

L’ente gestore boicotta la presenza dell’Arci

La denuncia degli operatori dell’associazione  autorizzati
 a entrare nel cpsa dell’isola


L’Arci, impegnata da anni nella tutela dei diritti umani dei migranti e dei richiedenti asilo, è stata recentemente autorizzata dal Ministero dell’Interno a svolgere le proprie funzioni di ente di tutela in favore dei cittadini stranieri all’interno del cpsa di Lampedusa. 
L’Arci è presente con volontari sull’isola sin dal 2005. Fino all’autunno gli attivisti dell’associazione svolgeranno attività di assistenza durante gli sbarchi, monitoraggio della situazione nel centro, raccolta di testimonianze sui ‘viaggi’ e sulle condizioni nei paesi d’origine e di imbarco, informazione sulla condizione giuridica dei migranti trattenuti, informazione sulla legislazione italiana sull’immigrazione e l’asilo, tutela dei minori, delle categorie vulnerabili, dell’unità familiare, assistenza nell’accesso alla procedura d’asilo, tutela legale dei migranti ‘economici’, assistenza del migrante e richiedente asilo nei trasferimento sul territorio italiano tramite il numero verde nazionale dell’Arci e la rete territoriale dell’associazione presente in tutte le città.

REPORT da LAMPEDUSA (luglio 2011)

La situazione a Lampedusa rimane invariata  in relazione al trattenimento illegittimo dei minori e  dei migranti. Questi ricevono pochissime informazioni sia in merito alle ragioni per cui sono trattenuti si in relazione ai loro diritti.
Per  contrastare la prassi dei trattenimenti illegittimi - detenzione di polizia in palese violazione dell'art. 13 della Costituzione italiana e art.5 della CEDU, l'Arci ha aiutato sei migranti trattenuti presso C.da Imbriacola ad inoltrare alla Questura di Agrigento una richiesta di accesso agli atti ex. art.22 L. 241/1990, strumento non ancora utilizzato per ottenere informazioni ‘de libertate’.
La Pubblica Amministrazione dovrà fornire spiegazioni sulla sua condotta: decorsi 30 giorni dalla richiesta di accesso agli atti, il silenzio della PA è equivalente ad un provvedimento di rifiuto, come tale impugnabile dinanzi al Tar di Palermo.

giovedì 11 agosto 2011

Sempre meno tutele per i richiedenti asilo: attestati nominativi al posto del permesso di soggiorno

La Questura di Roma sembra stia 'giocando al risparmio' nell'erogazione dei permessi di soggiorno per richiesta asilo. La nuova prassi che si sta sempre più diffondendo è il rilascio di un Attestato Nominativo fino all'audizione in Commissione. Il permesso di soggiorno per richiesta asilo NON viene così mai dato violando di fatto la normativa. I richiedenti asilo quindi non possono accedere a tutti quei servizi per i quali è richiesto il permesso di soggiorno e se l'attesa della audizione dovesse prolungarsi per più di 6 mesi NON hanno il diritto a lavorare.
Tutti gli utenti del Numero Verde ospiti nel CARA di Castel Nuovo di Porto non sono mai stati in possesso del permesso per richiesta asilo.

"NO AL CARCERE PER GLI INNOCENTI" - dichiarazioni di Filippo Miraglia

Aprire le porte dei CIE per garantire informazione e trasparenza.L'Arci aderisce alla campagna "No al carcere per gli innocenti"


Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

Anche l’Arci aderisce alla giornata di mobilitazione promossa dalla Federazione nazionale della stampa italiana per chiedere il ritiro della circolare firmata dal ministro Maroni che vieta ai giornalisti l’ingresso nei CIE.

Ci troviamo infatti di fronte all’ennesima violazione dell’articolo 21 della nostra Costituzione che sancisce il diritto a informare ed essere informati. Una violazione in questo caso particolarmente odiosa, poiché si vuole impedire che l’opinione pubblica venga a conoscenza delle condizioni di degrado e sopruso cui i migranti sono costretti a causa di una detenzione che non ha fondamento giuridico.

Vogliamo contribuire a squarciare questa coltre che oscura la verità raccontando l’esperienza fatta dai nostri operatori all’interno del centro di Lampedusa. L’Arci è stata infatti recentemente autorizzata dal Ministero dell’Interno a svolgere le proprie funzioni di ente di tutela in favore dei cittadini stranieri nel cpsa dell’isola.

Convalidati i trattenimenti di richiedenti asilo tunisini nei CIE di Torino, Milano, Roma, Trapani e Lamezia Terme

Non è stata sufficiente per molti dei ragazzi tunisini trattenuti a Lampedusa manifestare la volontà di chiedere asilo e nominare un avvocato che li seguisse nell'intera procedura. L'Ufficio Immigrazione della Questura di Agrigento presso Contrada Imbriacola di Lampedusa ha ugualmente disposto il loro trasferimento presso i CIE di Torino, Milano, Roma, Trapani e Lamezia Terme.
L'avvocata Cordaro, grazie alla rete legale costruita attorno al Numero Verde per Richiedenti e Totolari di Protezione dell'ARCI, ha garantito un avvocato suo sustituto per tutti coloro che la avevano nominata.
A Torino l'avvocato Barbara Cattèlan, a Milano l'avvocata Maria Fotia, a Roma l'avvocato Mauro Notargiovanni, a Trapani l'avvocato Fabio Giacalone e a Lamezia l'avvocato Antonio La Russa.
Tutti i trattenimenti sono stati convalidati: i Giudice di Pace non hanno tenuto in considerazione la chiara volontà - espressa a Lampedusa -  di presentare richiesta d'asilo solo perchè tunisini. Grazie alla stessa dichiarazione, infatti, gli altri profughi dalla Libia - orginari però dell'Africa subsahariana - vengono trasferiti nei CARA, così come previsto dalla normativa.

L'ARCI a Lampedusa

Da giugno 2011 l'ARCI è stata autorizzato a entrare nel CPSA di Lampedusa.
Le attività - coordinate dall'avvocata Carmen Cordaro, referente CIE e frontiere dell'ARCI - prevedono: un orientamento socio-legale e la tutela del diritto d'asilo. In particolare gli/le operatori/trici dell'ARCI entrano nelle gabbie dove sono chiusi i migranti (profughi dalla Libia) e illustrano passo dopo passo la procedura d'asilo e la normativa in merito all'ingresso irregolare in Italia e alle sue conseguenze. Subito dopo vengono raccolte le manifestazioni di volontà di coloro che intendono presentare richiesta di protezione internazionale.
La lista viene poi consegnata alla Questura di Agrigento che la timbra per avvenuta ricevuta.