lunedì 7 novembre 2011

SOS Egitto cristiano ma il governo continua a fare rimpatri

La politica dei rimpatri fa dimenticare le situazioni di conflitto dalle quali provengono numerosi migranti.

"Sono quasi 100'000 i copti che hanno lasciato l’Egitto dal mese di marzo 2011 a oggi”, afferma Naguib Gébraïl, presidente dell’Unione egiziana dei diritti umani (UEDH). E' necessario diffondere la notizia contro il silenzio dei media anche in Italia.
Secondo l’Ong diretta da Naguib Gébraïl, i 100'000 copti che sono partiti da marzo sono andati soprattutto negli Stati Uniti (16'000 in California, 10'000 nel New Jersey, 8'000 a New York e 8'000 nel resto del paese), in Europa (20'000 tra Paesi Bassi, Italia, Regno Unito, Austria, Francia e Germania...), in Canada (9'000 a Montreal, 8'000 a Toronto) e in Australia (14'000). “Le nostre statistiche vengono dai nostri uffici all’estero, e dalle Chiese copte in quei diversi paesi”, precisa il presidente dell’UEDH. Attribuisce queste partenze obbligate al timore per le azioni e le minacce dei salafiti, quei musulmani estremisti comparsi sulla scena politica a favore della rivoluzione del 25 gennaio. 

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