martedì 23 agosto 2011

REPORT 21 AGOSTO: CRONACA DI UN RESPINGIMENTO COLLETTIVO DEI TUNISINI


Arrivo GdF


Verso le 14:00 è arrivata la notizia che una barca con 115 cittadini migranti tunisini era stata avvistata e sarebbe arrivata nell’arco di un’ora a Lampedusa. Alle 15:30 circa notiamo dal punto di osservazione del molo blindato, utilizzato per gli sbarchi, che mancavano sia una delle tre navi della Guardia di Finanza, sia una della Guardia Costiera; si trovavano già sul molo tre camionette della Polizia di Stato, il pullman della Lampedusa Accoglienza, l’INMP, un’autoambulanza della ASP, la CRI, i Cavalieri di Malta ed MSF.   
Per due ore rimaniamo sotto un solo cocente aspettando che succedesse qualcosa.
Alle 17:15 arrivano altre due autoambulanze e sotto la tenda sulla banchina si preparano il personale medico, la Lampedusa Accoglienza e le forze dell’ordine. Una motovedetta della Guardia Costiera esce dal molo e si ferma al largo rimanendo visibile.

Alle 18:00 circa arriva la barca della Guardia di Finanza con a bordo visibili una trentina di persone presumibilmente nordafricane. Entrano nel porto, iniziano delle operazioni di manovra, si avvicinano nello spazio tra le altre due motovedette della GdF, non compiono tutta la manovra, si girano nuovamente puntando la prua verso l’uscita del porto e si allontanano accostandosi alla barca della Guardia Costiera che era rimasta al largo.
 

Navi al largo GdF e Guardia Costiera


Alle 18:15 la Guardia di Finanza prende il largo, rientra in porto la Guardia Costiera (sulla quale è visibile un fotografo), la quale fa scendere sette persone: quattro uomini, di cui uno sdraiato in barella e un altro in carrozzina, due donne e un bambino.
Le autoambulanze partono e il molo inizia a svuotarsi. Vanno via il personale medico, il pullman della Lampedusa Accoglienza e una parte delle forze dell’ordine. Le altre persone che erano a bordo della motovedetta della Guardia di Finanza non vengono fatte scendere ed iniziamo a domandarci dove verranno portate.          

Guardia Costiera con i 7 migranti soccorsi

                                                                                                                                                                                                                                                                                   Alle 18:45 due motovedette della Guardia Costiera escono dal porto. Alle 19:00 esce anche una motovedetta dei Carabinieri, ma prende una direzione diversa dalle altre motovedette virando a sinistra, non la vedremo più rientrare.
Subito dopo una motovedetta della guardia di finanza esce dal porto, prendendo la direzione delle motovedette della Guardia Costiera.
Alle 20:00 una nave della GdF senza persone a bordo, fuorché il personale, rientra e si parcheggia definitivamente. Alle 20:10 rientrano al porto due motovedette della Guardia Costiera. Alle 20:15 arriva l’autoambulanza della ASP parcheggiandosi sotto il molo di Piazza Castello.
Alle 20:30 rientra una motovedetta della Guardia Costiera, viene fatto scendere un giovane accompagnato da due uomini in muta da sub, portato sull'autombulanza, la quale subito dopo riparte. Tra il personale che sbarca da questa motovedetta rivediamo il fotografo presente al precedente sbarco: risalendo dal molo verso Piazza Castello, mentre è al telefono, lo sentiamo dire: “115, non rifugiati…tunisini”.
Ci allontaniamo dal luogo dell’osservazione alle 21,00 circa dato che il molo è svuotato da ore e le motovedette sono quasi tutte rientrate.
 A questo punto ci domandiamo dove siano i restanti migranti e con questo interrogativo torniamo a casa. 
Poco dopo leggiamo del respingimento avvenuto in mare dall’Agenzia ANSA alla seguente pagina internet: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/08/21/visualizza_new.html_753632014.html

Sbarco dei 7 migranti


NOTE A MARGINE:
Dal nostro punto di osservazione abbiamo conosciuto un fotografo free lance, Michele Lapini, che ci ha gentilmente concesso la pubblicazione di alcune delle foto che ha scattato.
MICHELE LAPINI:
michele.lapini@gmail.com; flickr.com/lapo









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