lunedì 19 settembre 2011

Rimpatriare a tutti i costi...

Pubblichiamo un articolo uscito su Agrigentoweb del 15 settembre 2011:

"Aerei per i rimpatri degli immigrati clandestini fermi da ore e ore con decine di
Poliziotti a bordo e costi che salgono alle stelle. E’ quanto sta accadendo a ben due
voli che oggi avrebbero dovuto riportare in patria, in Tunisia, circa 100 immigrati
irregolari giunti in Italia. Il primo è partito da Milano alle 2.00 del mattino con a bordo
90 Poliziotti di scorta, ed è giunto a Lampedusa, dove ha caricato 49 clandestini, per
poi fare una prima tappa a Palermo ed una seconda al “capolinea”, a Tunisi, dove però
solo 30 immigrati sono potuti scendere.

Secondo quanto sostenuto dalle autorità locali, infatti, non più di tanti clandestini al giorno possono fare sbarco sul territorio, e così 19 africani sono rimasti assieme ai 90 Agenti sull’aereo, tuttora bloccato in pista in attesa che la situazione possa sbloccarsi. Una sorte non troppo diversa è toccata ad un secondo volo, partito oggi da Roma con a bordo circa 80 Poliziotti, che è atterrato a
Lampedusa dove sono saliti a bordo 50 clandestini, e di seguito a Palermo, dove però è ancora bloccato, in attesa dell’autorizzazione a viaggiare verso Tunisi che non arriva.
Enormi i disagi, non solo per tutte le persone coinvolte nell’incredibile vicenda, ma anche per le due linee aeree che sono state private della disponibilità dei due mezzi da destinare ad altri servizi!
“Sono situazioni cui si stenta a credere – afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia -, e che si traducono in costi esorbitanti per i cittadini e disagi indicibili per i colleghi e per tutti gli altri malcapitati protagonisti. Noi ci rendiamo perfettamente conto che la situazione non è certamente di facile gestione, ed è strettamente subordinata ad accordi e rapporti internazionali delicati e complessi, ma che ad oggi ci troviamo ancora a questo punto – conclude il Segretario del Coisp – è la testimonianza pesantissima di un’inefficienza ed un’incapacità veramente aberrante. Il Paese, del resto, non può permettersi queste spese assurde, se è vero quel che ci propinano ogni giorno che i conti sono più che in rosso.
Allora perché mai non riportare i clandestini fermi sui mezzi in Italia in attesa di una
soluzione? Sarebbe più rapido e molto meno costoso. E soprattutto non darebbe così
tanto la sensazione che non freghi niente a nessuno di tutta la gente in ballo da ore in
un’interminabile servizio”.

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